Vince Offanengo ma Coccinelle a testa altissima

22-05-2022 16:03 -

La stagione 2021/2022 va ufficialmente in archivio: dopo la vittoria per 3-1 ottenuta a Legnano, sabato scorso, la Chromavis Abo Offanengo bissa il successo in Gara1 anche al ritorno, fra le mura amiche del PalaCoim, garantendosi così l’accesso al terzo turno playoff, la finalissima con Capo d’Orso Palau che decreterà la seconda promossa in A2, dopo Picco Lecco.

Una Fo.Co.L comunque grandissima per l’impegno profuso nell’arco dell’intero campionato, tanto da guadagnarsi la semifinale playoff, è scesa in campo nel cremasco per cercare di ribaltare le sorti della serie.

Purtroppo il 3-0 finale non premia gli sforzi biancorossi ma è soltanto un risultato stampato su un tabellino, quello che rimane di quest’anno è ben altro ed è ben impresso nella mente di tutti.

Un applauso dunque alle nostre Coccinelle, per aver lottato come delle leonesse per arrivare fino a qui e per tutti gli splendidi risultati conseguiti.

Chiudiamo la stagione a testa altissima!


La cronaca:
Primo set: Martinelli sblocca il tabellino, le sue compagne la seguono a ruota e Offanengo scappa (8-3). Doppia Simonetta accorcia (9-5) ma il gap rimane e, spinte dal caloroso pubblico, le ragazze di coach Bolzoni allungano con Martinelli, Fedrigo e Cattaneo, per poi fuggire definitivamente con Pinali (17-11). Grazie a Valli e all’ace di Fantin riduciamo le distanze ma nel finale Offanengo trova un break importante e chiude sull’1-0.

Secondo set: sapendo che questo può essere il set decisivo le neroverdi si presentano sul terreno di gioco determinate ad archiviare la pratica e scappano sul 4-0. La fast di Fantin fa partire la rincorsa biancorossa che trova il suo seguito grazie ai punti di Valli, Simonetta e Cavaleri (10-8). Offanengo prova ancora l’allungo (15-10) ma replichiamo subito con Simonetta e Frigo, poi punto di seconda e muro di Roncato, con Valli a chiudere il nuovo recupero (16-15). Purtroppo le padrone di casa accelerano bruscamente e riescono a raggiungere il proprio obiettivo, il 25-18 che garantisce loro il passaggio al turno successivo.

Terzo set: con un epilogo ormai già scritto, i due team mischiano le carte in tavola, ma le cremasche proseguono nel proprio incedere, sfruttando anche l’entusiasmo per la vittoria nella serie e, con tre break, fanno calare definitivamente il sipario sul match e sull’intera stagione biancorossa.

Luigi Uma: “Loro sono una squadra costruita per salire di categoria, hanno molti centimetri, un muro-difesa molto forte. Forse potevamo fare di più all’andata, qui è molto difficile, in questo palazzetto così grande, con queste temperature, è difficile portare a casa da qui il risultato. Qui abbiamo perso l’unica partita della stagione per 3-0, per cui significa che nel resto dell'anno abbiamo sempre lottato. Questa sera ci abbiamo provato ma merito loro. All’inizio della stagione sapevo di avere un gruppo affiatato, con due innesti di livello, che si sono amalgamati bene e sono contento di quanto fatto dalle ragazze, anche quelle che hanno giocato poco, perché è importante avere degli elementi giovani che in allenamento tengono il campo per la squadra che poi gioca al sabato. A Legnano si sta bene, come giocatrici, staff, giocatrici, quando si dice che siamo una famiglia è vero, una famiglia che sa cosa vuol dire costruire nell’ambito pallavolistico un ambiente che funzioni”.

Chromavis Abo Offanengo-Fo.Co.L Volley Legnano 3-0
(25-16, 25-18, 25-16)


Chromavis Abo Offanengo: Cattaneo 11, Tommasini, Maggioni, Martinelli 6, Anello 7, Bartolamedi 4, Pinali 19, Iani, Provana, Cicchitelli (L), Porzio (L), Galletti 2, Fedrigo 2. Allenatore: Bolzoni. Assistente: Collina.
Note: 10 ace (8 errori in battuta), 55% in ricezione (5% perfetta), 32% in attacco, 9 muri.

Fo.Co.L Volley Legnano: Lenna (L); Pozzi, Valli 5, Venegoni, Simonetta 7, Frigo 4, Brogliato (L), Marini 1, Bonato, Cavaleri (C) 4, Fantin 5, Mazzaro, Roncato 4, Broggio 2. Allenatore: Uma. Assistente: Lumastro.
Note: 3 ace (8 errori in battuta), 48% in ricezione (9% perfetta), 24% in attacco, 3 muri.
Foto di Matteo Benelli